Il caso di Telepace arriva alla Camera. Un gruppo di deputati ha chiesto alla presidenza del Consiglio in un’interrogazione che il governo riferisca sulla vicenda dell’emittente televisiva, che ha licenziato i quattro giornalisti della redazione romana, davanti ai deputati della commissione Cultura della Camera e che il caso venga discusso al più presto. Giuseppe Giulietti, Pietro Folena, Luciano Ciocchetti e Giuseppe Caldarola chiedno al governo “se l’inedita e improbabile rappresentazione a ‘compartimenti stagni’ (Telepace di Roma, di Verona, di Gerusalemme, di Fatima, di Trento, eccetera) di un’emittente che nella percezione della Chiesa, dell’opinione pubblica, dei telespettatori e soprattutto dei benefattori ha sempre costituito un unicum, rispecchi l’autentica realtà di Telepace o corrisponda invece a una costruzione giuridica per legittimare sul piano del diritto, non certo dell’etica, quattro odiosi licenziamenti in quella che è universalmente nota come ‘la TV del Papa’”. Ma i deputati vogliono anche altre risposte e chiedono: “se corrisponda al vero che l’amministratore delegato dell’emittente ha ricevuto ed esercitato per un periodo l’incarico di vicedirettore giornalistico, pur non essendo iscritto all’Ordine; se non ritenga di verificare la fondatezza del sospetto, avanzato dalla stampa, che quattro dipendenti di Telepace, indagati dalla procura di Roma per falsa testimonianza, siano stati ‘istigati dai superiori’; se non ritenga di verificare urgentemente, con una serie altrettanto sistematica di opportuni accertamenti, se e quali ulteriori violazioni normative siano avvenute e/o avvengano nell’emittente Telepace”.
Caso Telepace, interrogazione alla Camera

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