Aver svelato in anticipo di mesi il prossimo iPhone è una mossa che continua ad alimentare discussioni tra gli analisti di mercato. Secondo gli esperti di sicurezza informatica della Symantec la mossa di Steve Jobs è azzeccata, a patto di rendere chiuso il pacchetto di applicazioni del software del telefonino da sogno che già molti – utenti e hacker – vorrebbero possedere. Il controllo dell’ambiente informatico che sviluppa la piattaforma di iPhone è tanto importante quanto aver già fatto vedere al mondo come funzionerà il telefonino della Mela. Ma andare oltre, mettendo a disposizione le chiavi del sistema, sarebbe dannoso. Soprattutto con tanti mesi di anticipo.
iPhone sì, hacker no

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