Per il ministro per le comunicazioni Paolo Gentiloni, il passaggio al digitale in Italia si concluderà verosimilmente entro il 2012. Lo ha detto questa mattina a Genova parlando a un convegno sull’emittenza locale organizzato dagli esponenti di Italia dei valori Egidio Pedrini, segretario della Commissione Comunicazione della Camera, e Patrizia Muratore, consigliere regionale ligure. Gentiloni ha ricordato che bisogna gestire l’attuale periodo di transizione affrontando i temi delle posizioni dominanti nel settore della pubblicità, delle frequenze, e dell’Auditel. Per Gentiloni l’obiettivo della nuova legge è “offrire un servizio pubblico di qualità, che freni una certa rincorsa alla tv commerciale”, e di una tv pubblica “riconoscibile e diversa” che si conquisti “una maggiore autonomia da governi e politica”. Soddisfatto Pedrini che ha detto di non avere “mai visto un confronto con il territorio così intenso. Va dato atto al ministro di una grande sensibilità. Questo è il modo di fare politica, un modo che permette di cogliere le necessità reali di chi lavora e di non calare provvedimenti dall’alto. Oggi sono qui a confrontarsi il governo, la commissione parlamentare, la Regione, attraverso Patrizia Muratore, e gli operatori del settore. Un settore che, solo per quanto riguarda le tv, dà lavoro a 4.250 persone e fattura 360 milioni all’anno”. Ai lavori hanno partecipato anche il sottosegretario Giorgio Calò e diversi editori di tv e radio private, come Maurizio Rossi di Primocanale, Raimondo Lagostena di Odeon Tv, Maurizio Monti di Telenord, Agostino Biamonti di Radio Nostalgia.
Passaggio alla Tv digitale nel 2012

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