Nel 2006 l’informatica italiana ha segnato un + 1,6% contro uno 0,9% del 2005 e uno – 0,4%, dell’anno precedente. Il mercato consumer è aumentato dell’8.8% nel 2006. E’ quanto emerge dall’anteprima dei dati del Rapporto Assinform 2007. Il divario con i trend di crescita internazionali, secondo Assifnorm, “resta troppo ampio, così come rimane profondo il gap nella capacità di produzione di nuove tecnologie e se non interverranno fattori in grado di imprimere una decisiva sterzata, l’Italia è destinata a diventare sempre più un paese di consumatori di innovazione tecnologica generata altrove”. “Per l’industria italiana ciò significa comprare tecnologie spesso poco personalizzate al soddisfacimento delle sue peculiarità, rimanendo esposta a crescenti difficoltà nella competizione mondiale – sottolinea Ennio Lucarelli, presidente di AITech-Assinform -. Per innovare e sostenere l’espansione del Made in Italy bisogna, perciò, innovare l’informatica italiana. Occorre, cioè, tornare a investire in modo massiccio nel settore dell’It, scommettendo sulla sua capacità di generare nuove applicazioni e servizi informatici mirati a innovare la struttura produttiva nazionale, costituita prevalentemente da piccole e medie imprese. Una scommessa che l’informatica italiana ha tutte le carte per vincere”.
L’informatica italiana torna a crescere

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