Il giornalista russo Ivan Safronov, morto dopo un volo dal quarto piano della sua abitazione a Mosca, stava conducendo un’inchiesta su un presunto traffico d’armi russe clandestino diretto a Siria e Iran, secondo le indiscrezioni pubblicate dal quotidiano in cui Safronov lavorava “Kommersant”. La tesi del suicidio, che non hai mai convinto i colleghi del giornalista, sembra così sempre più lontana. Il giornalista aveva recentemente partecipato alla fiera degli armamenti a Abu Dhabi e raccolto informazioni sui segreti di caccia Sukhoi 30 alla Siria e di complessi missilistici S-300 all’Iran tramite la Bielorussia. La procura di Mosca ha aperto un’inchiesta per “istigazione al suicidio”. L’unione dei giornalisti russi ha annunciato inoltre un’inchiesta parallela della stampa in quanto “è ovvio che non si tratti di suicidio, è alta la probabilità che sia stato ucciso mentre faceva il suo lavoro”
Indagava sul traffico di armi in Siria e Iran il giornalista russo morto

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