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2 Gennaio 2022 | Attualità

100 opere dai depositi alle sale museali

Obiettivo del progetto del MiC “100 opere tornano a casa” è valorizzare il patrimonio storico artistico e archeologico italiano. Con lo stesso spirito, alla Galleria Borghese dal 4 gennaio “I quadri scendono le scale”.

Le prime cento opere tornano a brillare nei musei italiani grazie a un nuovo progetto del ministero della Cultura (MiC). Custodite nei depositi di 14 tra i principali siti culturali italiani – dagli Uffizi di Firenze al Museo di Capodimonte, dal Museo Archeologico di Napoli al Museo Archeologico di Ferrara –  questi tesori del patrimonio storico e artistico italiano ritrovano la loro collocazione nelle sale dei musei per essere visibili al pubblico nei territori di provenienza per cui erano state concepite.

Il progetto del MIC

L’iniziativa “100 opere tornano a casa” è stata fortemente voluta dal ministro Dario Franceschini che ha dichiarato: “Questo progetto restituisce nuova vita a opere d’arte di fatto poco visibili, di artisti più o meno conosciuti, e promuove i musei più piccoli, periferici e meno frequentati. Solo una parte delle opere dei musei statali è attualmente esposta: il resto è custodito nei depositi, da cui proviene la totalità dei dipinti e dei reperti coinvolti in questa iniziativa. Queste cento opere sono soltanto le prime di un progetto a lungo termine che mira a valorizzare l’immenso patrimonio culturale di proprietà dello Stato. Un obiettivo che sarà raggiunto anche attraverso un forte investimento nella digitalizzazione e nella definizione di nuove modalità di fruizione”.

Le opere già visibili al pubblico 

Nel mese di dicembre già diverse di queste opere sono state esposte nei musei italiani. Qualche esempio: due dipinti del XVII secolo di Salvator Rosa che dal deposito delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini sono stati trasferiti al Museo Nazionale di Matera; la tela di Giovanni Baglione dal titolo “Immacolata concezione tra i santi Pietro e Paolo” da Brera ha trovato casa presso Palazzo Alteri a Oriolo Romano, in provincia di Viterbo. E ancora, la “Testata di trave bronzea” degli arredi delle navi di Caligola 37-41 d.C. dal Museo Nazionale Romano è ora visitabile al Museo delle Navi Romane di Nemi.

Il percorso delle opere documentato dalla Rai 

Il progetto prevede anche la collaborazione con la Rai che, attraverso Rai Doc, realizzerà un nuovo format trasmesso dalle reti generaliste: un documentario breve e una serie di tredici episodi in presa diretta per seguire il viaggio delle opere d’arte nei musei che le ospiteranno. Questo percorso, ripreso anche con i droni, diventa l’occasione per raccontare la diversità dei territori e dei luoghi d’Italia, per scoprire meglio le radici, la cornice storica, geografica, il paesaggio che ha ispirato gli artisti.

Anche alla Galleria Borghese, “i quadri scendono le scale” 

Allo stesso principio si ispira inoltre l’iniziativa “I quadri scendono le scale” della Galleria Borghese  di Roma. Dal 4 gennaio al 7 febbraio 2022 quindici opere provenienti dal deposito in soffitta saranno trasferite nelle sale del museo per essere ammirate dal pubblico. I quadri saranno esposti a rotazione: arricchiranno l’esposizione, ad esempio, “Il ritratto di dama” di Lucia Anguissola, l’olio su tela “Le tre grazie” attribuito a Francesco Vanni e a Rutilio Manetti e recentemente restituito alla mano di Ventura Salimbeni e diverse rappresentazioni di figure e paesaggi prevalentemente di scuola fiamminga.

di Valentina Colombo

museo

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