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13 Febbraio 2022 | Attualità

E’ umbro il patrono di tutti gli innamorati del mondo

La festa di San Valentino piace a tutti perché è la festa più tenera dell’anno. Nonostante la sua vicenda abbia origini molto antiche, il santo che protegge l’amore è tuttora celebrato da ogni innamorato nel mondo per dimostrare i propri sentimenti al partner. In molti stati si sono sviluppate usanze anche diverse, tutte veramente sentite e dal significato particolare.

Se nei paesi anglofoni ci si scambiano fiori e cioccolatini, ma soprattutto i famosi bigliettini d’amore  a forma di cuore alla persona interessata chiamati “Valentine”, in Irlanda si usa indossare il Claddagh Ring (un anello con il cuore tenuto da due mani che a seconda di come orientato manifesta il proprio stato di “single” o “impegnato”). In Giappone e Corea la festa è associata al White Day, giorno in cui le ragazze usano regalare cioccolato ai ragazzi di cui sono interessate. Questi, un mese dopo, devono ricambiare il dono, se interessati.

Quello che pochi sanno è che San Valentino è un santo tutto italiano, nativo di Terni, nel IV secolo, quando la città si chiamava ancora Interamna Nahars. Martirizzato il 14 febbraio del 347, le sue spoglie vennero sepolte sulla collina della città, al LXIII miglio della via Flaminia. Sul luogo sorse una prima basilica nella quale vennero custoditi, racchiusi in una teca, i resti del santo. L’attuale edificio risale al XVII secolo, sotto il pontificato di papa Paolo V. La nuova basilica fu ultimata nel 1618 quando vi furono traslati i resti del corpo del santo ospitati nel frattempo nella cattedrale di Terni. Le reliquie sono tuttora visibili all’interno della cosiddetta confessione di San Valentino, l’altare costruito proprio sopra la tomba del martire.

 

di Arman C. Mariani

san valentino

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