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2 Aprile 2007 | Economia

Europa con il TIC: cresce il settore

Dalla relazione annuale della Commissione europea sull’economia digitale emerge che le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (TIC) sono alla base del 50% della crescita della Ue . Gli investimenti pubblici e privati nel settore stanno dando i loro frutti: è ciò che emerge dal rapporto della Commissione sui programmi dell’iniziativa i2010, la strategia digitale per la crescita e l’occupazione.  La tecnologia favorisce l’innovazione e la produttività con evidenti segni di cambiamenti radicali nei mercati e nei comportamenti degli utilizzatori, mentre l’Europa si muove verso un’economia basata sulla conoscenza. In base alla seconda relazione annuale sull’iniziativa i2010, il settore delle TIC continua a crescere più rapidamente dell’economia europea nel suo complesso. Tra il 2000 e il 2004 le TIC hanno contribuito alla crescita della produttività nell’UE per quasi il 50% , con il software e i servizi delle tecnologie dell’informazione che costituiscono, al momento, il settore di crescita più dinamico (il 5,9% per il periodo 2006-2007). Tale tendenza è confermata dal numero record di nuove connessioni in banda larga: 20,1 milioni di nuove linee a banda larga, attivate durante l’anno fino a ottobre 2006, con tassi elevati di penetrazione della banda larga nei Paesi Bassi (30%) e nei paesi nordici (25-29%). Secondo le previsioni, il mercato dei contenuti online crescerà rapidamente nel corso dei prossimi cinque anni, una tendenza già evidenziata dall’esplosione delle vendite di musica in linea e dei contenuti creati dagli utenti. “La nostra strategia europea integrata per la crescita e l’occupazione comincia ora a dare frutti – ha affermato Viviane Reding, commissaria europea per la Società dell’informazione e i media – , ma non dobbiamo adagiarci. Le imprese di TIC in Europa non sono ancora in grado di approfittare delle economie di scala a causa della frammentazione normativa che blocca lo sviluppo di servizi paneuropei e limita le possibilità che gli operatori di comunicazioni elettroniche e le imprese di software hanno di competere sul mercato mondiale. In particolare, l ‘Unione europea e gli Stati membri devono impegnarsi maggiormente per rimuovere gli ostacoli ai servizi in linea che sono ancora presenti nel mercato interno ” A livello nazionale, la relazione indica che l’Italia è al primo posto nella telefonia cellulare di terza generazione (3G) e nello sviluppo della fibra ottica , mentre il Regno Unito può vantare il maggior numero di nuclei familiari ad avere accesso alla televisione digitale.

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