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7 Maggio 2022 | Attualità

La mappa del tesoro di Modena, alla scoperta della tradizione dell’aceto balsamico

L’aceto balsamico tradizionale di Modena è senz’altro uno dei prodotti più antichi e più tipici tra le produzioni alimentari del Modenese, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.

Viene ottenuto da mosto d’uva cotto, a fuoco diretto a vaso aperto da uve tipiche modenesi, maturato per lenta acetificazione derivata da naturale fermentazione e progressiva concentrazione mediante lunghissimo invecchiamento in serie di barili di capacità e legni differenti.

Per tutti i suoi estimatori arriva ora la ‘Mappa del turista balsamico e altri tesori gastronomici nella provincia di Modena‘, ideata e realizzata dal Consorzio Produttori Antiche Acetaie. In versione cartacea e digitale, scaricabile da www.balsamico.it, la mappa aiuta il gastro-turista nella costruzione di itinerari etno-culinari tra le antiche acetaie. Sono infatti ben trentaquattro le proposte di visita, distribuite in 15 comuni, che consentono di esplorare gran parte della provincia, passando dai borghi in pianura fino a alle località sulle colline dell’Appennino.

L’uso dell’aceto era conosciuto fin dalle più antiche civiltà; sono numerose le testimonianze letterarie da Virgilio nelle Georgiche, che già descrive “la consuetudine di cuocere il mosto”, ad Apicio che documenta l’uso del mosto cotto nella preparazione dei cibi, fino all’epoca dei Duchi Estense, Signori di Ferrara e Modena.

Il Consorzio Produttori Antiche Acetaie, fondato nel 1979, grazie all’intuizione di un gruppo di appassionati produttori, si pone tre precisi obiettivi strategici: promuovere la conoscenza del prodotto, diffonderne la cultura e promuoverne il consumo e la commercializzazione.

Fonte foto: www.balsamico.it

di Arman C. Mariani

Aceto balsamico

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