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28 Maggio 2013 | Attualità

Gli editori al Tar vs la scuola digitale

L’Associazione italiana editori (Aie) ha annunciato un ricorso al Tar contro il decreto ministeriale che obbliga le scuole all’adozione di libri di testo in formato elettronico a partire dall’anno 2014/2015. Il decreto, ratificato a fine marzo dall’allora ministro per l’Istruzione Francesco Profumo, secondo gli editori non tiene conto delle insufficienze strutturali delle scuole italiane e delle probabili spese ingenti per le famiglie degli studenti, a causa delle nuove tecnologie da adottare e dall’Iva, che sugli e-book è al 21% invece che al 4% come sui volumi cartacei. “Il decreto ha introdotto una nuova adozione digitale forzata a dispetto delle autonomie delle scuole e delle stesse capacità tecniche di scuole” , dice l’Aie, che critica aspramente le tempistiche imposte da Profumo e si dice costretta  “ad annullare gli investimenti e a macerare i magazzini, costituiti in base alla legge dei blocchi delle adozioni e calcolati secondo le ragionevoli aspettative del graduale passaggio al digitale”.

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