‘La luna e Pulcinella’ è lo spettacolo di Irene Vecchia che ha partecipato al festival belga con un argomento tutt’altro che infantile
I burattini sono una tradizione antica ma capace di parlare attraverso le generazioni e di rinnovarsi continuamente raccontando la vita di oggi. Al festival dedicato a questo tipo di teatro che si è svolto a Bruxelles il 25 e 26 maggio ha partecipato anche l’Istituto Italiano di Cultura che ha sede nella capitale belga con lo spettacolo “Pulcinella and the moon”, firmato da Irene Vecchia.
‘La luna e Pulcinella’ immagina che, dopo l’ennesimo sopruso, tutte le donne della terra siano finite sulla Luna. Pulcinella allora, per non perdere la sua amata Teresina, tenta di raggiungerle e si trova a vivere la pericolosa condizione di troppe donne, con un guappo innamorato ma violento, la Legge e la Morte che lo perseguitano Pulcinella quando diventa femmina. Dalla Luna su cui riesce infine a volare Pulcinella osserva infine i terrestri tristi, poveri e affamati. Lo spettacolo sviluppa il repertorio delle guarattelle per raccontare della violenza di genere attraverso Pulcinella, che da sempre simbolizza l’armonia degli opposti.
Già allieva dei maestri partenopei di guarattelle, Vecchia lavora con i burattini dal 2000 ed è autrice degli spettacoli che presenta in Italia e nel mondo, collaborando con festival, teatri e istituti italiani di cultura come nel caso di Bruxelles. Ha lavorato in Austria, Belgio, Brasile, Canada, Ecuador, Francia, Germania, Guatemala, Libano, México, Polonia, Portugal, Regno Unito, Slovacchia, Spagna, Svezia, Ungheria.
di Daniela Faggion