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30 Novembre 2022 | Attualità

A Milano la Musica dei Cieli da tutto il mondo

Dal 2 al 21 dicembre la nuova edizione della rassegna che richiama voci e musiche delle religioni del mondo.

A dicembre arriva Natale, festa cristiana per eccellenza, ma l’afflato spirituale del mese è palpabile anche da chi non crede o da chi ha un altro credo, non fosse altro per luci, colori e la voglia di ritrovarsi serenamente in famiglia. Quale periodo migliore, dunque, per una rassegna che propone musiche religiose provenienti da ogni angolo del pianeta… Si intitola La Musica dei Cieli la rassegna che dal 1996 promuove la conoscenza e il dialogo tra le culture attraverso una serie di concerti nei luoghi di culto e nei teatri della Lombardia, in particolare del suo capoluogo: Milano.

 

Non solo Roma

Se Roma è e rimane la città del Papa (e dunque del Cattolicesimo), Milano diventa in questa occasione l’emblema di un’Italia che è ormai, di fatto, multiculturale e multireligiosa. I musicisti impegnati negli oltre venti concerti gratuiti in programma nelle chiese di Milano, soprattutto nelle zone più lontane dal centro, arrivano dall’Italia ma anche da Paesi molto lontani: oltre all’Orchestra di Via Padova, Cesare Malfatti, Sunshine Gospel Choir, I Cantori di Marostica e Gruppo Strumentale Arcoiris, si esibiscono tra gli altri Mercan Dede dalla Turchia, Cesar Stroscio dall’Argentina, Maya Youseef dalla Siria, Urna dalla Mongolia, Redi Hasa dall’Albania (insieme a Rocco Nigro), Kroke dalla Polonia e Dakha Brakha, significativamente dall’Ucraina.

In corsa è stato aggiunto quello che è già divenuto un attesissimo appuntamento di chiusura. Il 21 dicembre, nella Chiesa Santi Gervaso e Protaso, si esibirà la cantante israeliana Noa, accompagnata dal suo storico chitarrista Gil Dor e dai partenopei Solis String Quartet, che Noa conosce molto bene avendo partecipato a Sanremo 2006 proprio con loro (e Carlo Fava).

 

Così lontano, così vicino

La Musica dei Cieli promuove lo scambio interculturale attraverso i luoghi di culto e i teatri lombardi. L’idea è quella di far scoprire musiche provenienti da tradizioni antiche o lontane per far riflettere su temi universali come il sacro e la spiritualità, attraverso il linguaggio universale della musica. Per contro, i luoghi scelti per ospitare musicisti in arrivo da tutto il mondo non sono, per una volta, i grandi teatri o locali del centro, bensì – per lo più e per scelta – i quartieri oltre la circonvallazione esterna di Milano, nel solco di un lavoro cittadino per valorizzare il patrimonio culturale delle periferie. Per questo, ai concerti verranno affiancate iniziative finalizzate alla partecipazione e all’inclusione, come laboratori musicali, percorsi educativi, processi attivatori di comunità e competenze, anche per i ragazzi del carcere minorile Beccaria.

di Daniela Faggion

La Musica dei Cieli

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