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10 Gennaio 2022 | Attualità

A Milano nasce il più grande archivio di documenti storici d’Europa

Il Comune di Milano ha approvato la realizzazione del nuovo impianto di archiviazione all’interno della Cittadella degli archivi di Milano. La ricerca dei documenti è affidata a Eustorgio, un robot archivista.

Il patrimonio dell’archivio

Sito in via Gregorovius, zona Niguarda, attualmente il polo archivistico custodisce circa ottanta chilometri lineari di documenti tra pratiche e fascicoli di interesse storico, sociologico, culturale e amministrativo prodotti da enti pubblici e privati, nonché decine di migliaia di pratiche prodotte dagli uffici comunali ogni anno.

Tra gli scaffali si nasconde un patrimonio immenso da scoprire. Ci sono centinaia di telegrammi di cordoglio in occasione della morte di Giuseppe Verdi, inviati da tutto il mondo all’istituzione; ci sono le trasformazioni dell’urbanistica, le tracce delle riqualificazioni immobiliari; c’è persino la prima, testimonianza della presenza di immigrati cinesi: una lettera risalente alla seconda metà dell’Ottocento, inviata da un gioielliere ambulante che lamentava la concorrenza abusiva di un venditore cinese di chincaglierie.

Oggi la missione di Francesco Martelli, direttore della Cittadella, è quella di fare degli archivi una finestra aperta sulla storia di Milano, consultabile da tutti. Infatti, l’ingresso è gratuito ed è possibile accedere ogni giorno, dal lunedì al venerdì, al mattino dalle 9.00 alle 12.00, nel pomeriggio dalle 14.00 alle 16.00.

Dal 2016 ad oggi, la Cittadella ha sviluppato e certificato processi innovativi di immissione, estrazione, scarto e consultazione dei documenti, diventando un luogo essenziale per il Comune di Milano.

Grazie all’esperienza messa a punto negli ultimi anni, nel 2021 è stata in grado di assorbire il raddoppio delle richieste di visure edilizie per il bonus 110% in piena emergenza pandemica, istituendo due turni di lavoro e aumentando notevolmente le sue attività. A fronte di 1.600 estrazioni mensili registrate nel 2019, quest’anno si sono raggiunti picchi di 3.300 estrazioni mensili, a cui contribuisce anche Eustorgio, il robot archivista capace di estrarre in modo automatico i faldoni e di consegnarli a chi deve prenderne visione, così battezzato da un vecchio funzionario, nato in piazza Sant’Eustorgio.

“Affiorano storie di continuo. L’archivio ci parla. Perché sa, sono gli uomini a dimenticare. Le faccio un esempio. L’università di Oakland ci ha chiesto le carte della spedizione al Karakorum del 1929. Era stata finanziata dal Comune di Milano. Non sapevamo nulla. Il robot Eustorgio in dieci minuti ci ha riportato alla luce fotografie, negativi, carteggi, codici cifrati, tutti inediti, che saranno al centro di un congresso sulla storia dell’alpinismo. Erano sopiti, dimenticati. Mai nessuno li aveva richiesti», commenta il direttore.

Il progetto di ampliamento

La nuova grande struttura misurerà centonovanta chilometri lineari complessivi e si chiamerà Mi.MA, Milan Metropolitan Archive, ambendo a diventare un punto di riferimento europeo per l’archiviazione. I lavori partiranno a giugno 2022 e se ne prevede la conclusione nel 2025, per una spesa di tredici milioni di euro.

L’obiettivo è quello di riuscire a trasferire nei nuovi depositi della Cittadella parte dell’enorme patrimonio documentale del Comune, in tutto quattrocento chilometri lineari tra pratiche e documenti, e di lasciare circa dieci chilometri di spazio per i tanti enti che hanno fatto richiesta di poter archiviare le proprie carte.

“Con questa delibera – dichiara l’assessora ai Servizi civici e Generali Gaia Romani – gettiamo le basi per la realizzazione del Mi.MA, un’assoluta novità nel mondo degli archivi. È infatti la prima volta in Europa che si realizza un impianto archivistico di queste dimensioni, fatta eccezione soltanto per la British Library di Londra, che è però una biblioteca e tra le più importanti istituzioni culturali al mondo. La Cittadella degli Archivi non è solo un luogo affascinante perché custodisce la memoria storica di Milano, con documenti risalenti fino alla dominazione napoleonica, ma è anche un polo di straordinaria eccellenza e avanguardia. Siamo molto orgogliosi che diventi il più grande polo archivistico europeo. Invito i milanesi a farsi un regalo per queste feste e visitarlo”.

La riqualificazione urbana 

Oltre al patrimonio documentale che contiene tante rarità, la Cittadella è molto altro: “L’archivio comunale è diventato un punto di riferimento anche per il quartiere Niguarda, grazie agli interventi artistici di riqualificazione urbana che hanno permesso ai cittadini di conoscere e apprezzare un luogo che poteva sembrare inaccessibile e distante”, spiega l’assessora alla Trasformazione digitale e Servizi Civici Roberta Cocco.

Tra gli interventi più significativi, la collaborazione con quaranta tra street artist internazionali, pittori, scultori e artisti attivi a Milano che hanno decorato le mura esterne dell’archivio comunale.

di Zaira Nobile

Crediti foto: Facebook – @cittadelladegliarchivi 

 

Eustorgio

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