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25 Giugno 2007 | Attualità

A ogni studente il suo network virtuale

Il social network come materia di studio per capire come si evolve la società multimediale degli adolescenti. Lo hanno condotto i ricercatori della School of Information Sciences all’università americana di Berkeley, in California. Perché negli Usa la classe sociale non dipende dallo stipendio, ma dai network e dalla vita di tutti i giorni. La ricerca è durata 6 mesi e alla fine mostra una netta divisione tra gli strati sociali della fascia d’età dei teenager. Presi in considerazione i loro usi e costumi durante le frequentazioni sui social network. I frequentatori di Facebook hanno un profilo più alto e un maggiore tasso di scolarizzazione, quelli di MySpace preferiscono interrompere gli studi e lavorare. Dallo studio emerge che la definizione di “classe sociale” non deriva dallo stipendio percepito (corso di studi più specializzazione per un maggiore benessere sociale), ma da come la gente si definisce in rapporto con gli altri. I social network sono connessi fortemente con l’origine geografica, la razza e la religione , tutti temi che sono in grado di tagliare in verticale gli strati sociali. Gli utenti di Facebook sono in prevalenza bianchi, con alle spalle una famiglia che sostiene sforzi economici per far studiare i figli. Gli utenti di MySpace sono in prevalenza figli di famiglie che non hanno studiato all’università e offre un rifugio multimediale ai socialmente diversi che la scuola tende a emarginare: timidi, secchioni e introversi. In poche parole, i social network aiutano i ragazzi del 21mo secolo a trovare la loro collocazione: Facebook per gli universitari e MySpace per i liceali . Il sito aiuta a costruire relazioni sociali tra pari e attraverso le comunità virtuali mostra il buono, il brutto e il cattivo della vita degli adolescenti di oggi.

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