Centocinquant’anni fa nasceva a Bologna Guglielmo Marconi, noto in tutto il mondo per essere stato l’inventore della radio. Per celebrare la sua figura, in realtà assai poliedrica, è in corso a Roma fino al 25 aprile 2025 la mostra “Guglielmo Marconi. Vedere l’invisibile”, promossa dal Ministero della Cultura e realizzata da Cinecittà e Archivio Luce con il patrocinio e il contributo del Comitato Nazionale Marconi 150 e la collaborazione della Fondazione Guglielmo Marconi
Al complesso del Vive – Vittoriano e Palazzo Venezia è allestito un percorso espositivo con centinaia di documenti, foto, reperti, filmati che provengono da archivi nazionali e internazionali e intendono approfondire l’aspetto umano e l’avventura imprenditoriale dell’inventore bolognese. Un omaggio al genio italiano che ha cambiato il mondo. Un tributo che celebra non solo il signore del Wireless e padre della Radio, ma anche un giovane curioso e visionario.
Attraverso media e linguaggi differenti, le otto sezioni della mostra guidano i visitatori nella vita di Guglielmo Marconi. Dalla sua gioventù alla conquista transatlantica, l’esposizione ne mette in luce il suo profilo di “startupper”, come si direbbe oggi, e di uomo di stato, esplorando le esperienze che lo portarono alla ribalta internazionale e quelle più private, senza tralasciare il suo legame con il mare né la straordinaria eredità, ancora oggi così palpabile. Sono 34 gli enti prestatori di “Guglielmo Marconi. Vedere l’invisibile”: tra questi anche le Bodleian Libraries di Oxford, il Maeci, il Museo Storico della Comunicazione di Roma, l’Accademia dei Lincei, la Marina Militare, l’Esercito Italiano e l’Aeronautica Militare.