Mille delegati presenti e 29 Paesi rappresentati, il mercato che esprime vale almeno 10 miliardi di euro
Si svolge a Trieste dall’1 al 4 ottobre il Big Science Business Forum. L’incontro internazionale punta a creare un mercato europeo della Big Science, che secondo le stime vale almeno 10 miliardi di euro, e a organizzarlo sono le dieci principali sigle della Big science europea: Cern, Esa, Eso, Ess, Esrf, European Xfel, Fair, F4e, Ill e Skaro. In arrivo nel capoluogo del Friuli – Venezia Giulia circa mille delegati di 500 organizzazioni e 150 speaker da tutta Europa. Al Generali Convention Center ci saranno 163 stand e 245 espositori, con 14 padiglioni nazionali e 29 Paesi presenti. Il forum prevede 6 sessioni plenarie e 16 sessioni parallele.
“Mettere in connessione il mondo scientifico con quello delle imprese è tra i fattori chiave che possono contribuire alla crescita economica e a una maggiore competitività di un intero sistema-Paese”, ha osservato Massimiliano Fedriga, presidente della Regione che ospita il Forum in collaborazione con Ilo Network Italia: “Con il forum”, prosegue Fedriga, “per la prima volta la grande scienza e la grande ricerca si mettono in discussione, guardando al contesto economico e sociale nel quale si insediano e nel quale devono ridare opportunità di sviluppo”.
Per Big Science si intende, secondo l’Enciclopedia Treccani, “un progetto di ricerca che richiede finanziamenti notevoli e distribuiti su lunghi archi di tempo, gruppi numerosi e coordinati di scienziati e tecnici, grandi laboratori dotati di apparecchiature spesso costruite appositamente per il progetto” e di solito agisce in tre ambiti: “la ricerca di base finanziata con denaro pubblico, la ricerca di base o applicata, svolta nell’ambito di potenti imprese multinazionali, e la ricerca in campo militare”. Capostipite viene considerato il Progetto Manhattan per realizzare la bomba atomica. Citofonare “Oppenheimer”.
di Daniela Faggion