La Electronic Frontier Foundation ha stilato la classica delle imprese tecnologiche che rispetto di più la riservatezza degli utenti . Il rapporto 2013 promuove Twitter, mentre boccia Apple e MySpace. I produttori di iPhone e il social network musicale sono in coda alla lista dei diciotto marchi analizzati , mentre il micro-blog appare in vetta, appaiato al sito statunitense Sonic.net. Entrambe le compagnie si sono meritate sei stelle, grazie alle attività svolte a difesa degli utenti nei confronti delle autorità e ai tempi molto limitati di conservazione dei dati personali. MySpace e Apple, così come gli operatori Verizon e At&t, lasciano campo libero agli inquirenti alla caccia di Ip, trattengono a lungo ogni informazione degli iscritti e spesso non forniscono dettagli sull’utilizzo delle medesime. Un po’ meglio Google e Microsoft, apprezzate per la loro opposizione alla National Security Letter dell’Fbi, che vorrebbe obbligare tutte le aziende del web ad aprire gli archivi e fornir i dati degli utenti anche senza prove di reato. Lo scontro tra privacy e sicurezza online, insomma, resta aperto.
A Twitter piace la privacy, ad Apple no

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