Abaco propone al mercato il modello Primo, computer da tavolo in configurazione base essenziale, al costo ribassato di 100 euro. Primo è caratterizzato dal sistema operativo open source XUbuntu ed è conseguentemente orfano di Windows di Microsoft. Primo è un pc desktop completo, con configurazione minima ideale per gli studenti alle prima armi con l’informatica, ma anche per chi utilizza il computer non assiduamente e magari per pochi compiti specifici: chattare, scrivere, controllare la posta elettronica e navigare qualche ora a settimana. L’hardware in dotazione consta di un processore Intel Atom a 1.6 GHz, 512 MB di RAM, disco fisso da 4GB su scheda Compact Flash e scheda video integrata Intel GMA 950. Non mancano 6 porte USB, audio integrato, e LAN 10/100 Mbit. Non è previsto lettore DVD (acquistabile comunque a parte) e il sistema operativo scelto per contenere i costi è Ubuntu Linux (in modo da risparmiare sul costo della licenza). Dov’è l’inganno? Non c’è , ammesso che gli acquirenti siano in grado di assemblare autonomamente i pezzi, aiutati ovviamente da un apposito libretto di montaggio. Per chiunque altro, invece, al prezzo di partenza andranno aggiunti 12 euro, il costo dell’assemblaggio, appunto. Al modello base di primo, possono chiaramente essere aggiunti pezzi e periferiche maggiormente, per meglio configurare il computer. Il prezzo iniziale, però, salirà inesorabilmente.
Abaco lancia il desktop a 100 euro

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