L’associazione Epa ha revocato l’esclusione dagli appalti federali del colosso Ibm, protagonista di un’indagine legata a un contratto stipulato per la modernizzazione dei sistemi finanziari Epa. La sospensione era stata causata dalla violazione di un contratto del valore di 84 milioni di dollari con Epa. Ibm ha dichiarato di voler continuare a collaborare con Epa e con il distretto orientale della Virginia che già aveva partecipato alle indagini relative agli accordi tra le due società Ray Bjorklund, vicepresidente del settore di ricerche di mercato di Federal Sources Inc. ha affermato che la vicenda in cui è coinvolta Ibm sembra essere un caso isolato; Epa avrebbe agito in questo modo perché non influenzata negativamente, se la compagnia soggetta a verifiche fosse stata più piccola e le violazioni avessero coinvolto un maggior numero di impiegati, il governo sarebbe stato meno incline a sospendere il provvedimento.
Abolita la sospensione federale sui contratti con Ibm

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