“Non girerò più film” . Con queste parole Ettore Scola si congeda dal mondo del cinema. L’ottantenne regista campano ha colto l’occasione di un’intervista al quotidiano Il Tempo per annunciare il proprio ritiro. La decisione del cineasta è stata presa in serenità, e l’età avanzata ha giocato un ruolo chiave : “Stavo per girare un film con Depardieu. Era tutto pronto ma, alla fine, non me la sono sentita. Insomma è cominciato tutto in modo molto casuale ed è stata una decisione naturale” . Certo, il cinema di oggi, con il suo complesso apparato e una crisi economica sempre più nera, non è un ambiente ospitale: “Il mondo del cinema non riesco più a viverlo come una volta, con allegria e leggerezza. Ci sono logiche di produzione e distribuzione che non mi rispecchiano più. Per me è fondamentale avere la libertà di scegliere e rinunciare. Iniziavo a sentirmi obbligato a rispettare trafile che non mi fanno sentire libero ”, ha detto Scola, che ha comunque ribadito di non avere rimpianti. Difficile, d’altronde, essere scontenti di una carriera iniziata nel 1964 e culminata a metà anni ‘70 con il successo di due pellicole come C’eravamo tanto amati (1974) e Una giornata particolare (1977), che in poche scene sono capaci di raccontare con struggente realismo l’Italia del Novecento. Un paese diverso, di un altro secolo, forse più umano di quello attuale e in cui Scola, proprio come accade per il cinema, non si ritrova più
Addio alle cineprese per Ettore Scola

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