L’ultima fabbrica italiana di televisori sta per chiudere i battenti. Mivar, fondata nel 1945 e da sessant’anni sinonimo di schermi a tubo catodico in tutta la Penisola, non è riuscita a rivoluzionare la produzione, schiacciata dalla svolta led e digitale dei nuovi prodotti. Il patron Carlo Vichi, ormai 90enne, ha deciso di riposizionare l’azienda sul mercato , abbandonando le tv e dedicandosi alla produzione di mobili per la grande distribuzione. Non più intrattenimento casalingo, ma tavoli per mense e self service. Nel 1998, dallo stabilimento lombardo uscirono 917mila televisori, quest’anno non si arriverà al migliaio: troppo poco per sopravvivere in un mercato che sta penalizzando anche colossi come Sony e Philips. La chiusura definitiva avverrà tra poche settimane , quando finiranno le scorte dei componenti delle storiche – ormai si può dire – tv Mivar: troppo alti i costi di produzioni, troppo bassi i prezzi di vendita.
Addio Mivar, l’ultima tv fatta in Italia

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