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29 Novembre 2010 | Attualità

Adolescenti, internet batte tv

Internet, forte della popolarità di Facebook, supera la tv nel cuore e nel quotidiano degli adolescenti. E’ quanto svela l’edizione 2010 dell’indagine Abitudini e Stili di vita degli adolescenti svolta dalla società italiana di Pediatria su un campione nazionale di 1.300 studenti delle scuole medie inferiori di età compresa tra i 12 e i 14 anni. Dall’analisi è emerso che la percentuale di giovanissimi che passa sul web più di 3 ore al giorno (17,2%) è superiore a quella che passa più di 3 ore al giorno davanti al piccolo schermo (15,3%). Lo scorso anno, per rendersi conto di come è mutata la situazione, non si staccava dal tubo catodico il 22% del campione preso in considerazione. A traghettare i giovani teledipendenti davanti al pc è stato Facebook : oltre il 67% degli adolescenti ha un profilo sul social network, con un incremento di circa il 35% rispetto allo scorso anno. Nel 2009 era presente sulla community blu il 50% del campione intervistato. Il fascino di Facebook scalza anche l’utilizzo di messenger e la creazione di blog. Solo il 17% dichiara di avere un proprio blog, percentuale che nel 2009 era pari al 41,2%, il che sembra connotare la moda del blog personale come passeggera. Dall’indagine dei pediatri si conferma inoltre la tendenza, da parte degli adolescenti, a un uso sempre maggiormente privato di tv e internet. Più della metà ha tv e computer nella propria camera da letto , circa uno su due guarda la tv e oltre il 20% naviga in internet la sera tardi prima di andare a dormire. Sempre elevatissima (86%) la cattiva abitudine di guardare la tv durante i pasti. Oltre l’80% (con una nettissima prevalenza dei maschi) gioca ai videogiochi. Crescono anche i comportamenti a rischio, soprattutto al Sud, dove uno su tre dà il telefono a uno sconosciuto. Inviare foto, dare informazioni personali, farsi vedere in webcam, accettare incontri con sconosciuti: crescono rispetto allo scorso anno i comportamenti potenzialmente a rischio. Oltre il 16% (contro il 12,8% del 2009) dichiara di aver dato il proprio numero di telefono a uno sconosciuto, e il 24,6% (contro il 20,7% del 2009) non ha esitato a inviare una sua foto. Ma è nel Mezzogiorno che il fenomeno assume proporzioni maggiori, dove quasi un adolescente su tre dichiara di aver dato informazioni personali, come il proprio numero di telefono e l’indirizzo della scuola, a sconosciuti. Nella stragrande maggioranza dei casi questi ‘’sconosciuti” sono altri adolescenti, ma non sono rari i casi in cui l’interlocutore sconosciuto sia un adulto.

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