Le linee guida del contratto di servizio proposte dalla Rai sono state approvate dall’Authority di competenza. Tra le varie norme spazio al pluralismo e qualità differenziata che non devono solo puntare all’audience. Obiettività e completezza inoltre devono essere i cardini di un’informazione giornalistica di qualità attraverso trasmissioni di approfondimento e di informazione quotidiana. Per quanto riguarda i programmi, la Rai non deve cedere al progressivo appiattimento dei generi televisivi alla continua rincorsa dell’audience. Il panorama delle trasmissioni inoltre dovrebbe essere molto diversificato, con un’offerta articolata per ciascuna rete, recuperando anche generi di nicchia come il teatro e la lirica. Il sistema di valutazione della qualità dell’informazione dovrà essere rimesso alla vigilanza di un organismo esterno all’azienda, composto da esperti in materia e scelti dall’Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni. Un capitolo viene dedicato anche allo sviluppo delle nuove tecnologie, con la Rai impegnata a coinvolgere gli utenti nel progressivo switch off e a introdurre nuovi formati di trasmissione. Presto la tv di Stato dovrà avviare la sperimentazione dello standard dvb-t2 e sviluppare adeguatamente il dvb-h. Spazio anche alla tutela dei minori con l’adozione di un sistema di segnaletica della programmazione basata su diverse fasce di visione. L’Authority dunque vigilerà sugli indirizzi impartiti alla Rai dalla commissione di Vigilanza.
Agcom approva le linee guida contratto Rai

Guarda anche: