Restano poche ore ore a disposizione di operatori telefonici, consumatori e associazioni per dire la propria sulla separazione della rete Telecom. Terminano domani, 4 luglio, i sessanta giorni messi a disposizione dall’Autorità per le Tlc per inviare i contributi al documento di consultazione, che prevede la realizzazione di una divisione separata per la gestione della rete con ampi poteri. A partire dal 5 luglio tutto il materiale sarà esaminato e riassunto dagli uffici: la sintesi sarà poi portata all’attenzione del Consiglio per un primo esame. Difficile dare una tempistica precisa dell’iter che partirà da dopodomani. Alcuni operatori, infatti, potrebbero aver chiesto di essere ascoltati in audizione dall’Autorità, per meglio esporre le proprie ragioni. L’avvio delle audizioni, dunque, rallenterebbe di fatto i lavori, rendendo difficile l’esame della questione da parte del Consiglio prima della pausa estiva. Già nel documento di consultazione, comunque, si prevede una conclusione del percorso “entro la fine dell’anno”. Senza contare che lo stesso presidente Corrado Calabrò, proprio pochi giorni fa, ha spiegato che l’Autorità “aspetta che si completi il passaggio di proprietà” dell’ex monopolista, con il nuovo assetto azionario. Qualche operatore, nel frattempo, ha già comunque fatto sapere come la pensa sulla separazione della rete. Secondo Silvio Scaglia, fondatore e attualmente consigliere di Fastweb, “ci vogliono delle regole che consentano l’accesso paritetico a tutti gli operatori alla rete di Telecom” L’ad di Vodafone Italia, Pietro Guindani, ha più volte sottolineato che finché Telecom Italia avrà una quota di mercato dominante sarà necessario mantenere gli obblighi retail in capo ad essa, soprattutto per quanto riguarda i prezzi.
Agcom: rete Telecom, stop all’analisi e via alle audizioni

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