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15 Giugno 2007 | Attualità

Al Gore: internet, “E’ fonte di democrazia”

Nell’era della televisione, la democrazia che è scambio di idee tra singoli ha perso significato ma la speranza per una sua riscoperta viene da un nuovo medium: internet. E’ quanto dichiarato da Al Gore a Milano, sostenitore delle tesi ambientaliste, con una particolare attenzione per il web e le nuove tecnologie. L’ex vicepresidente Usa è intervenuto alla Triennale di Milano alla presentazione di un’iniziativa di Fabrica, centro di ricerca sulla comunicazione del gruppo Benetton, dal titolo Les yeoux ouverts “La democrazia è conversazione tra i singoli”, ha affermato Gore, sostenendo che a suo giudizio, la televisione con la concentrazione proprietaria delle emittenti ha ridotto questa possibilità di scambio di idee . “La tv ha un potere ipnotico, ma sta iniziando a cambiare. Internet è una delle fonti maggiori di speranza per recuperare il senso perduto della democrazia e della partecipazione ”, ha detto l’ex vicepresidente Usa. Se la democrazia è una conversazione in cui tutti possono far sentire la propria voce, le nuove tecnologie come internet offrono una grande opportunità a tutti per esprimersi . Iniziando dalle tematiche ambientaliste e contro il global warming. “Nonostante il rinnovato allarme lanciato dagli scienziati poche settimane fa i grandi della Terra hanno dimostrato di non poter agire perciò ora sta ai cittadini di tutto il Pianeta creare la domanda per nuove e più stringenti misure ambientali” Mentre le emergenze ambientali del Pianeta impongono di cambiare mentalità e puntare su scelte a lungo periodo, il mondo della finanza continua a privilegiare investimenti a breve scadenza, trascurando le scelte lungimiranti.  “Nel mondo finanziario si continua a puntare sui risultati trimestrali. Molti gestori prendono decisioni in base ai risultati trimestrali. E una recente indagine tra amministratori delegati Usa ha confermato che questi non condividerebbero scelte positive in futuro (nel lungo periodo) se non sono redditizie nel trimestre”, ha osservato Gore. Sottolineando come questo atteggiamento, scarsamente lungimirante, penalizza scelte ecologicamente importanti che possono essere redditizie ma sul lungo periodo, come l’energia eolica, “che non avranno ritorni tra 90 giorni ma tra due o tre anni”, ha detto. “La comunità degli investitori è un po’ impazzita, non sa come barcamenarsi tra lungo e breve periodo”, ha affermato ancora l’ex vicepresidente Usa. Sostenendo che il modo giusto per scegliere un investimento è invece quello di essere lungimiranti e non correre troppo. E non continuare a investire “sull’onda del mercato”

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