A vincere la 27esima edizione del Torino Film Festival è stato La bocca del lupo , primo film di Pietro Marcello incentrato sulla storia d’amore tra un immigrato e un travestito conosciuto in carcere. È la prima volta che ad aggiudicarsi la manifestazione è un’opera italiana: “ E’ piaciuto sia al pubblico sia alla critica, la verità è che è un gran bel film. Non ne faccio una questione di bandiera. Sono contento perché anch’io l’ho subito apprezzato ” ha dichiarato il direttore della manifestazione, Gianni Amelio. La bocca del lupo , a metà tra documentario e poema visivo, ispirato a una storia vera, ruota intorno alla storia d’amore tra Enzo, emigrato da giovane a Genova e un travestito di nome Mery. I due si conoscono in carcere, luogo dove scocca la scintilla. “ È una storia singolare, l’intenzione era raccontare una storia diversa ” ha affermato il regista Marcello. Il premio speciale invece è andato ex-equo a Crakie di Sherry White (Canada), sulla difficoltà di crescere, e a Guy and Madeline on the Park Bench di Damien Chazelle (Usa) , sentito inno al jazz. Il riconoscimento quale miglior attrice è stato attribuito a Catalina Saavedra per la sua interpretazione di una governante in La nana, del cileno Sebastian Silva. Migliori attori sono risultati l’intramontabile Robert Duvall e Bill Murray, entrambi premiati per Get Low, di Aaron Schneider (Usa), film dedicato a un misterioso eremita degli anni ’30 con tanto di “funeral party” a morto ancora vivo. La giuria era formata da Sandro Petraglia, sceneggiatore di Romanzo criminale, Maya Sansa (Buongiorno, notte), dalla statunitense Anna Biller, dal portoghese Rui Nogueira e dall’ungherese Gyorgy Szmojas.
Al Torino Film Festival trionfa La bocca del lupo

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