Alberto Stasi in esclusiva a Matrix

Alberto Stasi, assolto nel processo di primo grado legato all’omicidio di Chiara Poggi, ha rilasciato a Matrix un’intervista esclusiva che andrà in onda questa sera. La trasmissione di Canale 5, condotta da Alessio Vinci, dedicherà l’intera puntata al biondino di Garlasco, mettendo a segno un ‘colpo’ di sicuro appeal per i telespettatori. ” Non temevo la condanna, con la mia coscienza sono sempre stato a posto. Non ho mai avuto nulla di cui rimproverarmi, anche quando sono stato ingiustamente portato in prigione “, ha dichiarato Stasi. “Per me Chiara era quattro anni della mia vita, la persona con cui mi confidavo, a cui chiedevo aiuto, con cui risolvevo i problemi della vita quotidiana che tutti abbiamo. Per lei io ero lo stesso. Lei era semplice, tranquilla, solare”. “Chiara somigliava alla mamma. Riallacciare i rapporti con Rita Poggi placherebbe la mia sofferenza per la sua morte” , ha affermato il giovane laureato alla Bocconi. Secca la risposta dei coniugi Poggi, che si sono trincerati dietro l’ennesimo ‘no comment’. ” Non ho mai avuto nulla di cui rimproverarmi; anche quando sono stato ingiustamente portato in prigione, il giudice ha subito riconosciuto l’errore che era stato commesso. Naturalmente per una persona che viene accusata ingiustamente per così tanto tempo, più di due anni, l’assoluzione è il risultato che si è cercato per tutto il tempo” , ha dichiarato in merito al processo che lo ha visto coinvolto. ” Stasi me lo aspettavo come un ragazzo di poche parole e restio alla conversazione invece si è rivelato, inaspettatamente, un fiume in piena e in quasi due ore di intervista ha raccontato dettagli personali su alcuni dei momenti più difficili della sua vicenda “, ha affermato Alessio Vinci, assicurando che ” non si è trattato di celebrare un’altra volta il processo di Garlasco, ma, dopo oltre due anni e mezzo dove si è scritto e detto di tutto, abbiamo trovato giusto dare la parola ad Alberto Stasi per offrire al pubblico a casa la possibilità di farsi un’opinione sulla persona più inseguita ma meno disposta a parlare della cronaca italiana”.