Aldo Busi è un fiume in piena. Dopo la web tv di Simona Ventura è la volta del quotidiano Repubblica: lo scrittore non intende incassare le accuse mossegli in seguito alla puntata di mercoledì scorso de L’Isola dei famosi 7 e torna a chiarire la sua posizione. “Non mi riferivo a un papa specifico, bensì a un orientamento storico della Chiesa. Anche se, quando era cardinale, Ratzinger promosse in un documento la condanna più efferata dell’omosessualità. Da papa è certamente più cauto”, ha affermato, facendo riferimento ai titoli dei giornali che lo facevano riferimento ad accuse dirette mosse a Benedetto XVI. ” Ho cercato di portare nel cosiddetto entertainment la società e la politica. Ho lavorato per otto anni ad Amici, vedevo questi ragazzi e ragazze completamente spersonalizzati. Ballano e cantano come fichi secchi caduti dal nulla – ha dichiarato, dando la sua visione personale dell’universo dei reality-talent show – . Molto spettacolo, poca informazione. La grande tabe italiana è che il potere politico domina l’informazione e non il contrario. Se migliaia di ragazzi vogliono ballare, cantare, fare spettacolo e nessuno più desidera studiare fisica, matematica, biologia, medicina, letteratura, bisognerà spiegargli, prima o poi, che un paese così è destinato a morire”. ” Dalle bocche degli altri naufraghi non è mai uscita una parola di preoccupazione per la politica, per l’economia, per il lavoro che non c’è, per le sorti del paese. Niente. Come se vivessero dentro una bolla di sapone. E sa cosa le dico? La bolla di sapone è di destra. Mentre l’acqua corrente e gratuita è di sinistra ” , ha affermato facendo riferimento ai suoi compagni d’avventura. ” Il motivo vero fino ad oggi non l’ho detto a nessuno. Ne ho accennato solo alla psicologa che era sull’Isola e che ascoltavo perché era un modo per aiutarla, per giustificarne la presenza “, ha svelato, al giornalista di Repubblica che chiedeva il perchè della sua partecipazione all’Isola. “Ho desiderato schiantarmi con l’elicottero che mi trasportava sull’Isola o infrangermi con uno di quei barconi che ci trasferivano da un punto a un altro dell’Isola contro uno scoglio. Lo so, può sembrare assurdo, ma mi trovavo in una situazione molto particolare. D’altro canto sono troppo spiritoso per suicidarmi. Ma non mi va nemmeno di continuare a vivere in Italia. Anche se, andandomene mi sembrerebbe di prosciugare l’unica linfa vitale che esiste, cioè io” , ha raccontato.
Aldo Busi: su quell’isola volevo morire

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