” Ci sono dei segnali seri. Ci sono dei contenuti che stiamo verificando, delle forti analogie con il sistema delle Br ma anche delle differenze importanti, che ci fanno però ritenere non sia frutto della mente di un matto” , questo il commento del ministro dell’Interno Roberto Maroni, interrogato a margine di un convegno dell’Anci a Milano sui volantini dei Nat (Nuclei di azione territoriale) recapitati ieri a diverse testate giornalistiche, Rai, Mediaset, le redazioni milanesi dell’Unità e del Giornale. Per le persone cui si fa riferimento nei volantini Maroni ha assicurato che ” l’attenzione sarà aumentata . Stiamo seguendo questo fenomeno anche in connessione con altri che abbiamo seguito finora, certi fermenti dell’area antagonista, e soprattutto s tiamo considerando l’eventuale rapporto con il radicalismo islamico “. Parlando di Milano, precisa: ” L’area di Milano e della Lombardia è dove si sono radicati questi fenomeni. A Milano c’è stato il primo caso di kamikaze in Italia. Purtroppo si concentrano tutti qui e per questo l’attenzione è massima “. Il riferimento è al tentato attentato suicida contro la caserma di piazzale Perrucchetti del 12 ottobre I messaggi del Nat consistono in quattro cartelle, scritte con un normografo, contenenti un documento che sostiene che ” in ogni regione, in ogni città, in ogni territorio occorre un’opposizione dura, all’occorrenza anche violenta, che colpisca capillarmente il regime. Alla violenza quotidiana dei poteri forti occorre rispondere con la violenza dei fatti. Questo regime si regge sulla forza delle armi (mediatiche e militari) e chi lo vuole combattere si deve mettere sullo stesso piano”.
Allarme terrorismo, Maroni: analogie fra il volantino Nat e le Br

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