5 Settembre 2014 | Economia

All’Italia piacciono ancora desktop e notebook

Sirmi ha analizzato l’andamento del mercato della digital technology e dei suoi diversi comparti da aprile a giugno di quest’anno. I dati mostrano un mercato Ict complessivamente in calo del 3,4% rispetto all’analogo trimestre 2013 , segno che la crisi economico-finanziaria italiana e globale è ancora in atto. ll trend negativo della spesa ict è tuttavia in rallentamento, per effetto della ripresa degli investimenti in desktop, notebook, server e apparati per reti mobili. Nel settore it , che decresce complessivamente del 2,2%, il calo più accentuato della spesa riguarda i servizi, in particolare quelli di sviluppo, che decrescono anno su anno di oltre il 4%. Peggiora il trend della spesa in prodotti software rispetto allo stesso trimestre del 2013 (-1,5% contro +0,3%), mentre rallenta il decremento della spesa in prodotti hardware (-1,5% contro -4,9%). Nel mercato tlc , che cala complessivamente del 4%, la componente Mobile evidenzia un rallentamento del decremento (-4,2% contro il -7,4% nello stesso trimestre del 2013), per effetto della ripresa degli investimenti in apparati mobili, sia da parte delle telco sia degli utenti (dunque anche smartphone), mentre la componente fissa non mostra segnali di ripresa della spesa (-3,8%). Fatta eccezione per i tablet, in calo del 9,5% a causa della progressiva saturazione del mercato, tutte le altre categorie di prodotti evidenziano una crescita sostenuta rispetto al corrispondente trimestre dell’anno precedente. In particolare i segmenti desktop e notebook crescono entrambi di oltre il 22% in volume. Confrontando i risultati di vendita dei singoli vendor si osserva che Hp conserva sostanzialmente la sua quota di mercato sui desktop; Lenovo e Acer , i suoi principali competitor, riescono a migliorare la loro posizione di mercato sia sul segmento desktop sia sul segmento notebook.

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