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30 Giugno 2014 | Innovazione

All’Italia piace smartphone

I cellulari utilizzati dagli italiani sono sempre più intelligenti, sempre più avanzati . Gli smartphone, per numero, traffico e impatto, hanno superato i vecchi telefonini, che rappresentano ormai una minoranza del mercato. Lo dice uno studio di Ericsson che allinea l’Italia al resto del mondo industrializzato. Nel 2014, gli smartphone hanno guadagnato ulteriormente terreno, nel Belpaese come nel resto del globo. Entro il 2015 le utenze mobili supereranno l’intera popolazione ed entro il 2016 la metà di queste utenze sarà costituita da cellulari di ultima generazione , connessi a internet e invasi da applicazioni, che faranno crescere il traffico dati mobile di dieci volte entro la fine del decennio.  La mania da connessione in mobilità ha colpito, come ovvio, anche  l’Italia: il 62% degli utenti internet nazionali accedono alla rete quotidianamente dal proprio telefonino , mentre il 28% lo fa via tablet. Rispetto al 2013, il numero di persone che accede ai servizi di messaggistica istantanea e simili è salito del 55%, arrivando al 34% del totale degli utenti mobili; in crescita anche chi visita i social netowrk dal cellulare (+33% e 31% del totale).  La vera frontiera è però il consumo di contenuti video online in mobilità : lo streaming è già usuale per il 69% degli utenti, che almeno una volta a settimana guardano film o serie tv in questa modalità. Un’abitudine (crescente) che spinge alla richiesta di maggiore banda e velocità di rete: il 4G è sempre più richiesto e il 25% degli italiani intervistati da Ericsson si è detto disposto a sottoscrivere un abbonamento alla rete veloce entro tre mesi, purché venga garantita una maggiore efficienza.  In Italia, lo smartphone piace sempre di più e lo schermo del cellulare sta diventando medium principe , catalizzando lavoro, intrattenimento, navigazione standard: un po’ pc, un po’ tv, ma in movimento. Ammesso che le infrastrutture gli diano una mano.

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