Non c’è nessuna giovane e carina ragazza siriana , autrice di un blog famoso per la cronaca della cruda realtà quotidiana in Siria, dichiaratamente omosessuale e recentemente scomparsa. O meglio, esiste, ma è un ragazzo americano che attualmente vive a Edimburgo , esperto di studi orientali e attivista pro-Palestina, con tanto di folta barba nera. Tom MacMaster, insieme alla moglie, ha creato una falsa personalità e ha iniziato a scrivere il blog A gay girl in Damasco, utilizzando la foto di un’ignara ragazza inglese per avvallare la sua esistenza, rispondendo sempre e solo via mail ai giornalisti che lo contattavano, inventando addirittura un rapimento raccontato attraverso un post da una – finta – cugina. L’americano si è giustificato: “Non mi sarei mai aspettato questo livello di attenzione e non penso di aver fatto del male a nessuno, penso di aver creato una voce importante su questioni in cui credo fermamente” , ma la rete non ha espresso lo stesso giudizio. In poche ore, dopo la notizia, sia Facebook (che nella pagina pro liberazione di Amina aveva raccolto più di 15mila utenti ) che Twitter hanno raccolto innumerevoli proteste e insulti, in particolare incentrati sul fatto che la bravata di MacMaster possa ora mettere in seria difficoltà i numerosi blogger del mondo arabo, privandoli di credibilità e forse anche della già difficile libertà di opinione.
Amina è americano e ha la barba

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