Amnesty International, per voce del suo direttore Tim Hancock, attacca i governi di tre stati accusati di essere repressivi, antidemocratici e chiusi alle nuove idee, impedendo agli utenti di comunicare liberamente web. Cina, Iran e Vietnam sono particolarmente repressivi e anche l’Egitto è molto rigido nel concedere la libertà di parola mentre Internet permette a chiunque libertà di espressione. Hancock ha inoltre dichiarato che Google, Microsoft e Yahoo hanno cominciato ad aprire un dibattito con Amnesty International. “La democrazia, la libertà di parola e l’accesso alla conoscenza – ha detto – sono la premessa indispensabile e la base dell’esistenza di Internet” FOTO Amnesty
Amnesty: tutelare la libertà di parola sul web

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