Le e-mail, i post sui blog e i commenti su Facebook inquinano. E più di quanto si possa immaginare. Secondo uno studio pubblicato dal quotidiano Le Parisien e svolto dall’Agenzia francese per l’ambiente, tra l’invio e la ricezione di un messaggio di posta elettronica vengono emessi diversi grammi di anidride carbonica e gas serra. Per la precisione, ogni megabyte corrisponde a 19 grammi di Co2 (la media di un’auto immatricolata in Europa è di 140 grammi per ogni chilometro percorso). Inoltre ogni dieci destinatari aggiunti per conoscenza, il valore di inquinamento prodotto dalla missiva digitale quadruplica. Dunque, inviare una e-mail a otto persone equivale a guidare un’automobile per un chilometro. Non è difficile così immaginare quanto inquinino i lunghissimi indirizzari elettronici degli uffici stampa di tutto il mondo, che inviano comunicati a centinaia di indirizzi contemporaneamente. Nel mondo, vengono inviate circa 250 miliardi di e-mail al giorno. L’80% di esse sono spam, ovvero inutili e per lo più dannose per l’ambiente. Secondo la ricerca, nel prossimo biennio verrà superata la soglia dei 500 miliardi di messaggi al giorno, incrementando ancor di più l’emissione di Co2 dovuta ai computer. Con il rischio concreto che la prossima emergenza ecologica venga dalle tecnologie digitali e da internet.
Anche l’inquinamento diventa digitale

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