Un blog potrebbe far tornare Google sui suoi passi e riportare il Belpaese nella lista delle nazioni che possono partecipare al concorso internazionale da 10 milioni di dollari per lo sviluppo della piattaforma per cellulari open source. La soluzione arriva dal blog di Guido Scorza, ricercatore in informatica giuridica e diritto delle nuove tecnologie e docente alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna, per fare il giro in poche ore della blogosfera. Facciamo prima un passo indietro e ricordiamo che Google aveva comunicato nei giorni scorsi che dall’Android Challenge erano esclusi , oltre che gli italiani, anche gli abitanti della regione canadese del Québec per “restrizioni locali”. In Italia la ragione è legata alla burocrazia che prevede di assegnare il premio (versato nella sua interezza come garanzia) alla presenza di un notaio e con comunicazione delle regole a due Ministeri. Il professor Scorza consiglia di leggere l’articolo 6 del Dpr 430 del 2001, che regola i concorsi e le operazioni a premio e che esclude da queste restrizioni i concorsi per la produzione di opere letterarie, artistiche o scientifiche, la presentazione di progetti o studi in ambito commerciale o industriale. In questi casi il “premio” non si paragona alla “vincita” (esempio: lotterie, lotto, concorsi a premi in gettoni d’oro, ecc.) ma viene considerato come “corrispettivo di prestazione d’opera” o come “riconoscimento del merito personale o un titolo d’incoraggiamento nell’interesse della collettività” . “Un’iniziativa quale l’Android Challenge rientra certamente in tale esclusione e, quindi a essa non si applica la speciale disciplina che potrebbe aver scoraggiato Google, con la conseguenza – conclude Scorza – che sarebbe auspicabile un’immediata sua riapertura anche al pubblico italiano” dice l’esperto blogger. Il concorso internazionale partirà il 2 gennaio 2008 ; entro due mesi da quella data i partecipanti potranno inviare a Google i propri software. I 50 migliori saranno premiati con 25 mila dollari ciascuno. Questi 50 saranno chiamati a sviluppare ulteriormente i propri software per concorrere ad altri dieci premi da 275 mila dollari e altrettanti da 100 mila dollari.
Android: l’Italia torna in gioco

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