21 Dicembre 2006 | Innovazione

Anno di sangue per giornalisti

Il Committee to Protect Journalists (Cpj) ha rilevato che nel 2006 hanno perso la vita 32 giornalisti durante il conflitto iracheno. Si tratta del numero maggiore di vittime mai registrato in un singolo paese. In tutto il mondo nel 2006 Cpj ha registrato la morte di 55 giornalisti per motivi legati al loro lavoro. L’associazione sta investigando su altre ventisette morti per capire se anche queste siano legate al lavoro svolto. Nel 2005 i giornalisti morti per motivi legati alla loro professione sono stati 47 e 17 quelli morti in circostanze dubbie. Per il quarto anno consecutivo l’Iraq è il paese che ha registrato più morti nella categoria in esame e, contando i morti del 2006, dal 2003 a oggi hanno perso la vita 92 giornalisti. I paesi più pericolosi, dopo l’Iraq, nel 2006 sono stati Afghanistan e Filippine, con tre morti a testa. Russia, Messico, Pakistan e Colombia hanno visto l’uccisione di due giornalisti.

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