Anonymous ha annunciato di aver violato quasi 500 siti internet cinesi. Come riferisce la Bbc, tra i bersagli del gruppo di hacker sono compresi siti di istituzioni governative, di agenzie ufficiali e di imprese commerciali . Attraverso un messaggio postato sui siti colpiti, Anonymous ha rivendicato l’attacco sostenendo che si è trattato di una protesta contro lo stretto controllo esercitato dal governo cinese sui propri cittadini. Anonymous ha inoltre invitato i cittadini cinesi a unirsi al gruppo e protestare in prima persona contro il regime di Pechino. Da parte delle autorità cinesi non c’è stata alcuna conferma ufficiale dell’attacco.
Anonymous attacca anche la Cina

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