Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

17 Aprile 2013 | Attualità

Antitrust: per i diritti tv, non decida la Lega Calcio

L’Antitrust chiede a Governo e Parlamento di modificare il sistema vigente dei diritti tv per il calcio. Per l’Autorità occorre una ripartizione delle risorse “ basata sul merito sportivo e decisa da un soggetto terzo diverso dalla Lega Calcio” che  “ non ha la necessaria posizione di terzietà ” .  Secondo l’Antitrust occorre innanzitutto p revedere meccanismi di ripartizione che premino maggiormente il merito sportivo , eliminando il riferimento ai risultati storici contenuti nella normativa vigente, che partono dai risultati della stagione calcistica 1946/1947. Anche il riferimento al bacino d’utenza dei club non risulta direttamente riferibile al risultato sportivo, visto che il numero di spettatori cui può fare affidamento una società di calcio sfugge alla logica meritocratica. E’ dunque necessario rivedere l’opportunità di mantenere tale criterio di ripartizione, o quanto meno di limitarne ulteriormente l’incidenza rispetto a quello che premia i risultati.

Guarda anche:

I redditi reali calano, la pausa pranzo è sempre più salata

Tra le nuove strategie per fare economia nella quotidianità, pranzare con la schiscetta pare essere tra le preferite dagli italiani. Fino a 3.200 euro l’anno il potenziale risparmio. Le retribuzioni...
Cucina italiana

L’Italia sui giornali del mondo: 11 e 12 dicembre 2025

I media internazionali dell'11-12 dicembre hanno focalizzato l'attenzione sull'Italia principalmente per il riconoscimento UNESCO della cucina italiana come primo patrimonio gastronomico completo...

Caro-biglietti e Corriere del Natale: le iniziative per riportare a casa i fuori sede o farli ‘sentire in famiglia’

Anche a Natale 2025 tornare al Sud si conferma per moltissimi un lusso. Tra voli e treni con rincari fino al 600–900%, intere platee di studenti, lavoratori e docenti fuori sede stanno rinunciando...