Cattive notizie per i grandi nomi dell’e-commerce e per i distributori di applicazioni online : l’Autorità antitrust europea ha aperto un’indagine nei confronti di Google Play, iTunes, Amazon e Gameloft in merito alle app commercializzate gratuitamente – soprattutto videogame – che richiedono poi acquisti a pagamento per condurre l’utente alla fine del gioco o alle funzionalità complete del servizio. Secondo il Garante, “il procedimento verificherà se questi comportamenti costituiscano pratiche commerciali scorrette” . I consumatori, infatti, “potrebbero essere indotti a ritenere, contrariamente al vero, che il gioco sia gratuito e, comunque, non sarebbero messi nelle condizioni di conoscere preventivamente gli effettivi costi dello stesso” . La struttura a piramide, per cui i primi livelli del videogame sono offerti gratis, mentre i successivi necessitano di uno o più versamenti , sarebbe ingannevole e non permetterebbe ai clienti di valutare correttamente se sacricare o meno le app incriminate. Da par loro, le case produttrici (Gameloft su tutte) e distributrici (Google, Amazon e Apple) non fanno nulla per chiarire sin dal principio il funzionamento di queste applicazioni, lasciando intendere la loro gratuità per attirare gli utenti e non proteggendo i minori dai meccanismi degli acquisti in-app, che permettono di comprare livelli, personaggi e bonus con un semplice clic, senza nessuna verifica o passo intermedio. Le compagnie rischiano una multa salata e la riorganizzazione dei loro servizi di vendita online: l’Unione europea chiarirà la loro posizione nei prossimi mesi.
Antitrust tallona Google, Amazon, Apple

Guarda anche: