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12 Settembre 2013 | Innovazione

Apple ha il problema delle impronte digitali

Il nuovo scanner di impronte digitali di iPhone 5S, lanciato da Apple, continua a fare discutere la stampa americana . Non solo per la rivoluzione tecnologica promessa dal colosso di Cupertino, ma soprattutto per eventuali violazioni della privacy . Come riporta il Wall Street Journal, molti osservatori sostengono infatti che il gruppo tecnologico avrebbe la possibilità di registrare milioni di impronte digitali dei suoi utenti . Per questo in un nota il portavoce di Apple ha fatto sapere che Touch Id, il nome della tecnologia alla base del riconoscimento, non immagazzinerà le immagini delle impronte. Apple ha assicurato inoltre che i dati rimarranno all’interno del processore di iPhone e serviranno solo per sbloccare lo smartphone (o accedere ad iTunes, iBooks e App Store) senza dover inserire codici o password.  Se un hacker però venisse in possesso di un chip potrebbe decriptare il codice e avere accesso alle impronte digitali. Il portavoce del gruppo è corso ai ripari: le impronte digitali (iPhone ne può registrare fino a cinque diverse) devono essere sempre unite a un codice numerico visto che dopo 48 ore di inutilizzo spariscono e l’unico modo per sbloccare l’iPhone è l’uso del codice stesso.

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