Apple non ha pagato imposte su decine di miliardi di dollari che ha ricavato fuori dagli Stati Uniti negli ultimi quattro anni. Lo ha scoperto una commissione d’inchiesta del Senato degli Stati Uniti, che ha esaminato a lungo la struttura della società e che oggi presenterà i risultati dell’indagine. Tim Cook, l’amministratore delegato di Cupertino, dovrebbe testimoniare in Senato. La commissione non ha riscontrato comunque niente di illegale nei comportamenti di Apple, e nemmeno niente di insolito relativamente alle pratiche di altre grandi società. Secondo la commissione del Senato, Apple ha approfittato del funzionamento del sistema fiscale statunitense e di quello irlandese per pagare poco o niente in imposte su 74 miliardi di dollari negli ultimi quattro anni , attraverso un complesso sistema di società con sede all’estero. L’azienda non ha messo in discussione quanto riscontrato dal Senato ma ha precisato che paga negli Stati Uniti le tasse sui ricavi prodotti negli Stati Uniti – sei miliardi di dollari solo nel 2012, uno dei più grandi contribuenti americani – e paga all’estero le tasse su quanto prodotto all’estero.
Apple, le tasse non si pagano in Usa

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