La Apple ha chiuso i conti relativi al terzo trimestre appoggiandosi sulle sue certezze, il gioiellino iPod e gli avveniristici computer Macintosh, e iniziando a vedere i primi introiti legati al sua ultima scommessa, l’iPhone. Gli utili del gruppo hanno visto un rialzo del 73% a quota 818 milioni di dollari, risultato oltre le attese. Il fatturato è salito del 24% a 5,41 miliardi, sopra le stime degli analisti che si attestavano su 5,32 miliardi, e il risultato netto ha toccato quota 92 centesimi per azione, contro i 72 centesimi attesi. “Abbiamo riportato il miglior trimestre chiuso a giugno della storia di Apple”, ha affermato con soddisfazione il numero uno del gruppo Steve Jobs, “segnando anche le più alte vendite di Mac di sempre su base trimestrale”. I pezzi di computer collocati sui mercati sono stati pari a 1,8 milioni di unità (+33%), mentre le vendite di iPod sono salite del 21%, a quota 9,8 milioni. Il margine lordo di gruppo è aumentato al 36,9%, dal 30,3% dello stesso periodo del 2006. “L’iPhone è partito bene”, ha aggiunto Jobs, “e speriamo di poter vendere un milione di pezzi per la fine del primo trimestre di presenza piena sui mercati, con la linea dei nostri prodotti che continua a essere molto solida nel suo complesso”. Dall’operatore telefonico At&t, partner esclusivo di Apple in questa avventura, non arrivano notizie così confortanti. L’’operatore ha annunciato solo 146mila attivazione di nuove linee facendo precipitare di oltre il 6% il titolo Apple.
Apple si appoggia sugli allori iPod e computer Macintosh e segna utili a +73%

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