Diceva di aver diritto alla maggioranza delle azioni di Facebook, ora rischia quarant’anni di carcere . E’ la storia di Paul Ceglia, imprenditore irlandese che qualche tempo fa balzò alle cronache per aver rivendicato il controllo del popolare social network. Ceglia è stato arrestato nelle scorse ore con per truffa aggravata: il 39enne è accusato di aver organizzato una piano per frodare Facebook e il suo legittimo proprietario, Mark Zuckerberg, attraverso una causa multimiliardaria con cui sosteneva di aver acquistato in passato metà del sito. A supporto della sua tesi, aveva mostrato ai giudici e-mail poi rivelatesi false. Tutto partì nel 2003, quando Zuckerberg commissionò all’imprenditore alcuni lavori di programmazione. Quest’ultimo, nove anni dopo, sostenne di essere stato ricompensato con metà del pacchetto azionario del nascente Facebook, cosa poi rivelatasi falsa. Ceglia, però, non ha solo frodato l’ex informatico di Harvard, ma ha provato a raggirare il sistema giuridico americano con false prove. E ora i giudici potrebbero non essere teneri.
Arrestato Ceglia, aspirante proprietario di Fb

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