Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

7 Ottobre 2021 | Attualità

Arrestato in Versilia l’ex militare nazista a servizio di Pinochet: collaborazione giudiziaria tra Italia e Cile per l’estradizione

L’arresto

E’ stato arrestato a fine settembre a Forte dei Marmi Reinhard Doring Falkenberg, ex militare nazista appartenente alle forze di repressione  di Pinochet negli anni 70, in viaggio con un gruppo di pensionati tedeschi in Italia. Pensava di essere al sicuro dal momento che viaggiava con i suoi veri documenti che ha prontamente consegnato all’hotel di permanenza in Toscana. Alle autorità italiane è bastato il consueto controllo dei nominativi nel sistema per accorgersi che per le autorità cilene Reinhard Doring Falkenberg é considerato un latitante accusato di crimini contro l’umanità, ricercato da 16 anni con un mandato di cattura internazionale.

Scappato dal Cile nel 2005 e rifugiatosi in Germania Reinhard Doring Falkenberg ha, durante la feroce dittatura cilena di Pinochet, torturato e oppresso i dissidenti del regime in una località del Cile chiamata Colonia dignidad. In particolare il governo cileno ha condannato Falkenberg per il sequestro di persona del fotografo italiano Juan Maino Canales, militante del Mapu, partito politico della sinistra cilena. Juan Maino Canales giovane studente e attivista politico fu sequestrato nel maggio del 1976 dagli agenti della Dina (polizia segreta cilena) insieme a due suoi amici e colleghi  Antonio Ormaechea ed Elizabeth Rekas. Torturati a Colonia Dignidad non sono stati più ritrovati. Juan Maino Canales è una delle vittime del maxi processo Condor che ha avuto termine il luglio scorso a Roma con una condanna all’ergastolo per 14 imputati accusati dell’uccisione di 43 cittadini italiani durante le sanguinose dittature sudamericane.

L’estradizione di Reinhard Doring Falkenberg

Ora Doring Falkenberg è detenuto nel carcere di Lucca. La Corte di Appello di Firenze ha respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dal difensore dell’uomo per la presenza di un oggettivo pericolo di fuga. Il Ministero della Giustizia, come previsto in questi casi, ha espresso il suo parere comunicando alla Corte di Appello l’assenza di elementi ostativi all’estradizione, e chiedendo il mantenimento della custodia cautelare in carcere.

A partire dal 1873 l’Italia ha stipulato con molti paesi, tra cui anche il Cile, accordi bilateri per l’estradizione di tipo processuale, quando il ricercato non è stato ancora condannato e esecutiva quando la condanna è già attiva. 

Questa forma di cooperazione giudiziaria internazionale tra l’Italia e altri Stati europei e extra-europei ha permesso in questi anni alle autorità italiane di identificare e far ritornare nel paese richiedente persone che era state condannate per svariati crimini. L’anno scorso infatti è stato il turno di Walter Klug Rivera, anche lui rifugiato in Germania ed estradato dall’Italia dopo un tentativo di fuga da Parma. 

Colonia Dignidad 

Per ricostruire i crimini di cui é accusato Reinhard Doring Falkenberg bisogna risalire alla storia di Colonia Dignidad, cittadella situata nel sud del Cile e costruita dal nazista Paul Schäfer, ex militante della Gioventù Hitleriana che raggiunse il Sud America per stabilire la sua setta parareligiosa. 

Paul Schäfer venne seguito dai suoi fedeli più accaniti e un gruppetto di gerarchi lo seguirono in sud America attirati dalla promessa di dar vita a un mondo nuovo, un’enclave di quindicimila ettari che acquistarono in una zona isolata con campi e fiumi fino alle montagne. Oltre ai gendarmi gli abitanti di Colonia Dignidad erano contadini molto poveri soggiogati dal loro capo spirituale sia dal punto di vista psicologico che fisico. Schäfer creó un apparente clima pacifico determinato tuttavia dal terrore, dalla paura di sevizie e punizioni potendo cosi compiere senza opposizioni numerosi abusi e violenze sui minori della colonia. Paul Schäfer ebbe inoltre sempre una grande potere e strinse subito un forte legame con la dirigenza di Pinochet permettendo che nella sua cittadella venissero perseguitati, torturati e uccisi tutti gli oppositori al regime. Colonia Dignidad diventó negli anni settanta tutti gli effetti un centro di detenzione del regime. E’ qui che si inserisce la storia di Reinhard Doring Falkenberg. Anche lui ex generale nazista visse per un periodo nella cittadella e secondo le accuse (mosse anche dall’Ecchr – Centro europeo per i diritti umani e costituzionali) era uno dei capi della Colonia e aveva un ruolo di primo piano nella detenzione e nella tortura. 

La fine di Colonia Dignidad

Le atrocitá di Colonia Dignidad sono state rese note dal film Colonia di  Florian Gallenberger con Emma Watson e Daniel Brühl del 2015 e con la serie documentario uscita questo settembre su Netflix Colonia Dignidad: una setta tedesca in Cile. Sette episodi che ripercorrono la storia dell’enclave tedesca e che mostrano anche come é attualmente. Alla fine degli anni novanta alcuni giovani coloni riescono a scappare e a raccontare tutto quello che avviene all’interno della cittadina, compresi gli abusi. Paul Schaef venne condannato a 33 anni di carcere per gli abusi e le violenze commesse. Scappò in Argentina, ma dopo anni di latitanza venire incarcerato definitivamente.

I coloni lentamente ripresero il controllo delle loro vite e oggi Colonia Dignidad si chiama Villa Baviera. Nell’aprile 2006 i membri della colonia hanno espresso pubbliche scuse e chiesto perdono per 40 anni di abusi perpetrati sui minori e altre violazioni dei diritti dell’uomo, in una pubblica lettera pubblicata su El Mercurio, uno dei principali giornali cileni.

 

di Sara Giudice

Guarda anche:

L’Italia sui giornali del mondo

Ecco alcuni degli articoli più interessanti pubblicati negli ultimi giorni: NOTIZIE Molti giornali internazionali, tra cui Reuters e Al Jazeera, riportano i contenuti delle telefonata del primo...

L’AI svela i segreti della pittura di Raffaello

Un gruppo di ricerca del Cnr-Ispc ha messo a punto un algoritmo che con l’intelligenza artificiale individua i componenti chimici utilizzati nelle opere e valuta il loro stato di conservazione. La...
Mei - Museo dell'Emigrazione Italiana - dal sito amblima.esteri.it

Tappa in Perù per il tour del Museo dell’emigrazione italiana

La “Mei Experience Room – Le mie radici sono  qui” è un'esperienza multimediale immersiva sull’emigrazione italiana Il passato di popolo migratore degli Italiani ha dato il là al tour del Museo...