Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

19 Novembre 2008 | Economia

Assinform 2008: IT a +1,1%, tengono le Pmi

                      La crisi dilaga e il mercato dell’It si appoggia allo stato di salute delle piccole medie imprese dell’industria, impegnatesi a non tagliare i budget destinati al settore in esame. Brutto momento per Hardware e sensibile crescita per il comparto Software. Questa è parte della fotografia scattata nel nostro paese dal Rapporto annuale Assinform. “ Il  2007 ha chiuso con una crescita dell’informatica italiana che correva al ritmo del 2% annuo e un Pil all’1,7% . Ora, che a conclusione del 2008, nel pieno della tempesta finanziaria che investe anche il nostro Paese, si prevede di concludere il 2008 con  una crescita dell’IT dell’1,1% , a fronte di un Pil che scende a -0,2%, possiamo affermare che la domanda  di Information Technology in Italia, in realtà,  sta tenendo. Il nostro non è incauto ottimismo ,  ma la conclusione a cui siamo giunti dopo aver verificato, attraverso due indagini parallele, che è in atto un notevole sforzo da parte di categorie di  imprese di importanti  settori produttivi e dei servizi, di non tagliare i budget IT, di non arroccarsi su posizioni difensive, ma di reagire alla crisi ricorrendo all’innovazione. E’ questo un segnale di forte vitalità che  indica come oggi  l’Information and Communication Technology possa costituire una svolta strategica per affrontare la crisi rafforzando l’economia reale e la sue capacità competitive. Per il 2009 si prevede un trend IT stabile o in diminuzione, perché  le imprese che oggi puntano sull’innovazione  per sostenere la loro competitività continueranno a investire. Ma ciò non basterà al Paese per difendersi dalla crisi . Senza un sostegno sistemico all’IT, stiamo correndo  il rischio di  tagliare le gambe alla ritrovata capacità dell’informatica italiana di produrre innovazione tecnologica al passo con i tempi. Per questo auspichiamo fortemente  che, nel prossimo decreto anticrisi del Governo, il sostegno all’innovazione ICT, come sembra provenire da molti segnali, rappresenti un punto forte e qualificante, indispensabile per aggiungere alla politica dell’emergenza,  strategie e   obiettivi  di  più  ampio  respiro .” è questo, in  rapida  sintesi, il messaggio che ha voluto dare Ennio Lucarelli, Presidente di Assinform , l’associazione delle imprese dell’Information Technology aderente a Confindustria, nel presentare questa mattina a Milano il “ Preconsuntivo  sull’andamento del mercato dell’informatica e delle telecomunicazioni nel 2008” , nonché i risultati della prima “ ndagine congiunturale sulle aziende del settore IT ”. Entrambe le indagini  discusse in occasione del convegno  Assinform ” Congiuntura economica e sviluppo del Paese: l’IT italiano come opportunità di sistema “, che si tiene oggi a  Milano, sono una prima anticipazione del Rapporto Assinform 2009, che da 40 anni è lo studio di riferimento del settore ICT in Italia.    Secondo Lucarelli le due indagini convergono nel descrivere il fenomeno dell’IT da due angolazioni diverse. Da una parte vi sono i dati del Rapporto Assinform sul mercato IT in Italia, che: “ confermano come la qualità degli investimenti IT in atto nel Paese siano in larga parte infrastrutturali, software per le nuove applicazioni e hardware di sistema, effettuati da imprese impegnate a recuperare produttività, ampliare i mercati, innovare prodotti, organizzazione, processi ”.  Infatti, il rallentamento nel ritmo di crescita della domanda IT è principalmente dovuto alla forte flessione della componente hardware (6.614 milioni di euro), la cui crescita, nel 2008, non supererà l’1,0% (era stata + 3,6% nel 2007 sull’anno precedente). Tengono invece i servizi informatici (+0,2% rispetto al 2007,  9.332 milioni di euro), mentre cresce in modo apprezzabile il software (4.467 milioni di euro, + 3,3% rispetto all’anno scorso). Fra le cause del  calo della domanda di hardware, vi è una pe sante riduzione di spesa da parte dei consumer, delle famiglie, a cui la crisi sta inevitabilmente togliendo risorse da dedicare all’acquisto di beni tecnologici.     Per quanto riguarda l’Indagine congiunturale sul settore IT – effettuata presso le aziende associate Assinform, alle quali sono state chieste valutazioni sui budget IT delle proprie aziende clienti – il quadro che  emerge contiene alcune interessanti novità.  Infatti, protagoniste della tenuta della domanda IT sono le piccole imprese e le medie , (aziende fino a 250 dipendenti, che rappresentano il 40% della domanda IT proveniente dalle imprese),  le quali in maggioranza non tagliano gli investimenti in innovazione nel 2008, e li difendono nel 2009. Nelle aziende di medio-grandi e grandi dimensioni prevale una maggioranza di imprese intenzionata a ridurre i propri budget IT.      Novità anche sull’andamento settoriale, in cui troviamo un settore “emergente” nel mondo dell’ hi-tech come quello della Distribuzione, impegnato a incrementare i budget per le tecnologie informatiche, accanto a settori  portanti dell’economia italiana, quali l’Industria, che continua a difendere bene la propria capacità d’investimento, o a settori  già  da tempo approdati  sul  fronte dell’innovazione tecnologica come le Utilities. Per tutti gli altri settori, Pa, Finanza, Tlc e Media  prevale la tendenza al  peggioramento dei budget IT.       Quanto all’andamento dei budget IT per il 2009 rispetto al 2008, la rilevazione conferma che   le Pmi dei settori impegnati a modernizzarsi,  continueranno a investire in tecnologie  informatiche , con budget in cui addirittura prevarrà la tendenza a incrementare, mentre le grandi e medio grandi imprese continueranno a orientarsi verso il taglio degli investimenti.     “ Questo movimento delle imprese verso l’innovazione, che si esprime ancora in una dimensione limitata e spontanea – precisa il Presidente di Assinform – è dovuta alla discontinuità tecnologica in atto: internet sempre più veloce, nuove applicazioni web 2.0, nuovi modelli di business permessi dal Web 2.0 e cloud computing  spingono le aziende italiane ad innovare i loro processi, prodotti e modelli di business. Riteniamo che la necessità delle imprese italiane d’investire in innovazione tecnologica vada considerata una priorità nazionale e soddisfatta con una politica sistemica, che le aiuti a cogliere i benefici dell’innovazione tecnologica IT. In questo senso Assinform considera fondamentale la messa in campo di misure fiscali che premino le imprese che innovano, con incentivi e provvedimenti che favoriscano l’aumento della loro capitalizzazione;  la promozione di un sistema del credito particolarmente attento alle esigenze delle Pmi, per sostenerle sia nel credito corrente che a medio tempo per la realizzazione di moderne infrastrutture ICT; la realizzazione di un mercato dei servizi innovativi pienamente concorrenziale e selettivo, abbandonando la pratica diffusa, soprattutto a livello locale, degli affidamenti in house; il rafforzamento dei programmi di ricerca e sviluppo sull’innovazione IT, che favoriscano l’incontro cooperativo fra domanda e offerta di tecnologie “.     “ Va in questo senso – conclude Lucarelli – l’iniziativa recentemente annunciata dal Ministro Claudio Scajola, di includere l’Information Technology nei nuovi bandi nazionali di Industria 2015, misura di cui siamo soddisfatti e che ci auguriamo trovi l’adeguata disponibilità economica, essendo un obiettivo che Assinform ha portato avanti fin dall’avvio del progetto ” .

Guarda anche:

Ponti di Primavera 2025: 14 milioni di italiani in viaggio, turismo in crescita nonostante l’inflazione

Un giro d'affari da 7,2 miliardi di euro, vacanze più lunghe e una voglia diffusa di novità: ecco come gli italiani stanno trascorrendo i ponti tra il 25 aprile e il 1° maggio 2025. Con il...
Canal Grande Trieste - vasile_pralea

Un nuovo polo internazionale per l’IA a Trieste

Si chiama Agorai Innovation Hub, sarà ospitato nella storica prima sede di Generali e si basa su un ampio partenariato pubblico-privato Sarà l'intelligenza artificiale la chiave per affrontare le...
banknotes-fotoblend

Ricchi a Milano, terza città d’Europa per milionari

Sono 115mila ad avere il conto a sei zeri, 17 i miliardari. La ripresa dopo il Covid Dal 2014 al 2024, i milionari residenti a Milano sono cresciuti del 24% e hanno raggiunto quota 115.000, cui si...