Il canale internet, in Italia, è sempre più popolato da utenti e attivo per quanto riguarda le ricerche di mercato , cresciute del 46% nel primo semestre del 2010. La crescita sia dell’acquisto che del fatturato si attesta su una media del 17% (16,9% acquisto e 17,6% fatturato), rispetto al primo semestre 2009. È quanto emerge dai dati diffusi da Assirm, Associazione tra istituti di ricerche di mercato, sondaggi di opinione e ricerca sociale, in occasione del convegno internazionale On‐Line Research Event: L’evoluzione Continua. Secondo i dati Esomar, il mercato italiano della ricerca si attesta al settimo posto a livello mondiale con un fatturato di 543 milioni (dato 2009) precedendo i mercati di Spagna e Canada, e al quarto posto a livello europeo preceduto solo dalla Gran Bretagna (2,33 miliardi di euro), Germania (2,08 miliardi) e Francia (1,93 miliardi). In particolare è la metodologia online a mostrare la crescita più evidente in Italia: nel 2003 le ricerche online nel nostro Paese rappresentavano meno dell’1% del fatturato delle ricerche ad hoc quando negli altri Paesi Europei si attestavano su livelli fino a dieci volte più elevati; a partire dal 2004 si è registrato però un trend di crescita che ha portato questa metodologia a rappresentare nel 2010 l’8% del totale mercato. Le stime di Assirm per l’anno corrente prevedono una crescita delle ricerche via web, riconosciute sempre più come strumento utile e interattivo per indagini sia qualitative che quantitative. Le indagini via internet non soppianteranno le metodologie di ricerca tradizionali (telefonica o face-to-face), ma grazie alla qualità dei campioni e delle risposte, alla possibilità di sviluppare nuovi approcci di ricerca che sfruttano l’interattività , all’applicazione di tecniche di analisi sofisticate e alla presenza dei social network, diventerà un valido complemento alle ricerche classiche.
Assirm, l’Italia bacino di ricerche online

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