L’associazione Gsm, che rappresenta 700 operatori mobili in 217 paesi, si è scagliata contro i tetti ai prezzi di telefonia mobile che l’Unione europea intende imporre da quest’estate. La proposta di Bruxelles fissa un tetto di 40 centesimi di euro al minuto sulle chiamate e di 15 centesimi per chi riceve il roaming, Gsma sostiene invece che questi limiti non debbano essere inferiori a 65 centesimi per le chiamate effettuate e di 35 centesimi per quelle ricevute. L’associazione ritiene che applicando i tetti proposti dall’Unione europea oltre il 25% del traffico roaming internazionale in Europa verrebbe effettuato in perdita. Tali perdite verrebbero inoltre recuperate aumentando le altre tariffe. “I tetti proposti da questa influente commissione del Parlamento europeo non permetteranno agli operatori di coprire i costi necessari per connettere chiamate su molti tracciati roaming, per l’acquisto di licenze, per la costruzione di infrastrutture e per altre spese di capitale e in molti casi, gli operatori piu’ piccoli subirebbero le perdite maggiori, limitando la capacita’ di competere e, in un’ultima analisi, la scelta per i consumatori”, ha spiegato Rob Conway, amministratore delegato dell’associazione Gsm.
Associazione Gsm contro i tetti imposti ai prezzi di telefonia mobile dall’Unione europea

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