La vendita di musica digitale supera quella dei tradizionali cd. Lo dimostrano gli ultimi incassi registrati dalla Atlantic records, marchio del gruppo Time Warner sotto cui sono stati pubblicati prima gli album e poi i cd di artisti che hanno fatto la storia della musica moderna, tra cui Led Zeppelin e Ray Charles. Il 51% del fatturato di quest’anno della società proviene dalla vendita via internet di brani musicali, mentre il resto è dei supporti fisici tradizionali, come cd e dvd. La preferenza che gli utenti accordano agli acquisiti online di musica non è in tutto positiva. Uno studio condotto dalla Forrester research ha evidenziato che nel 2011 il digitale sorpasserà i supporti fisici nelle vendite di musica, ma questo non si tradurrà di fatto in un aumento delle entrare per l’industria discografica. Stando ai calcoli di questa indagine, nel 2013 il fatturato complessivo sarà di 9,1 miliardi di dollari, contro i 10,1 miliardi di quest’anno e i 14,6 miliardi del 1999. Ciò che impedisce alle etichette e alle majors di avere un trend in costante ascesa è la concorrenza del peer to peer e della musicale gratuita legale che si sta rapidamente sviluppando in rete. Alle case discografiche non resta che ingegnarsi per guadagnare vendendo suonerie, biglietti per i concerti, servizi al consumator e merchandising. Intanto, calano gli investimenti nelle campagna pubblicitarie per l’uscita dei cd e nei videoclip. John Rose, ex dirigente della casa discografica britannica Emi, ha dichiarato: ” È tutt’altro che certo che l’economia del digitale riesca a compensare i mancati incassi che gravano sulle spalle del formato fisico “.
Atlantic records: vendite di canzoni online superano i cd

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