Gli attacchi informatici proseguono e in America cominciano a cadere le prime teste. Davanti all’impossibilità di contrastare le attività degli hacker contro Cia e Fbi, Randy Vickers, responsabile del ministero per la Sicurezza interna e incaricato di difendere il governo dalle violazioni informatiche, ha deciso di rassegnare le dimissioni. Vickers era dal 2009 alla guida dell’ agenzia governativa per la sicurezza Computer Emergency Readiness Team (Cert ); è stato sostituito dal braccio destro Lee Rock. Il quadro in cui è maturata la decisione, che ha avuto effetto immediato, solleva numerosi interrogativi sulla capacità degli Usa di rispondere alle minacce di intrusione dall’esterno nei sistemi informatici riservati. Le sue dimissioni, infatti, equivalgono a una doccia fredda per il network federale e arrivano in punta di piedi via mail. Roberta Stempfley, segretaria per la sicurezza e le comunicazioni del Dipartimento, le ha infatti comunicate con un messaggio di posta elettronica inoltrato venerdì ad alcuni dipendenti dell’agenzia, senza specificare però le ragioni della scelta. Il dipartimento, che ha solo dichiarato di “ non volere commentare decisioni personali ” ha però confermato la decisione dell’ex capo. L ’addio di Vickers arriva dopo un travagliato periodo in cui l’amministrazione americana è diventata il bersaglio degli hacker informatici e il sito Information weeks, che per primo ha pubblicato la notizia, è certo che siano queste le ragioni del suo passo indietro. Negli ultimi mesi, infatti, tra gli obiettivi colpiti e in parte affondati da parte dei noti gruppo di pirati informatici Anonymous e LulzSec figurano anche il Senato, la Cia e l’esercito.
Attachi hacker, si dimette il cyber poliziotto Usa

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