Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

23 Novembre 2006 | Economia

Autoregolamentazione pubblicita’ in Tv. La posizione di Mediaset

Mediaset si dice soddisfatta per l’approvazione dell’autoregolamentazione pubblicitaria, ma è pronta a ricorrere “contro sanzioni punitive e ingiustificate. L’inasprimento delle regole sui multiplex digitali – si legge in una nota – interferisce con la liberta’ imprenditoriale delle aziende. L’autorita’ per le garanzie nelle Comunicazioni ha approvato oggi due delibere rilevanti per l’attivita’ televisiva in Italia. La decisione piu’ rimarchevole – sottolinea la nota di Mediaset – riguarda l’approvazione del codice di autoregolamentazione in materia pubblicitaria proposto dalle principali emittenti nazionali private e relativo agli inserimenti degli spot nei palinsesti. In sintesi, i criteri gia’ utilizzati da Mediaset sono stati giudicati sostanzialmente corretti ed equilibrati. Nell’esprimere soddisfazione per questo riconoscimento, non possiamo invece accogliere le sanzioni punitive e ingiustificate adottate nei nostri confronti per comportamenti precedenti al codice che Mediaset applica gia’ da tempo. In assenza di regole certe, i comportamenti precedenti erano frutto di interpretazioni in buona fede e per questi motivi Mediaset presentera’ ricorso”. “La seconda delibera – prosegue il comunicato di Mediaset – riguarda invece un provvedimento che ancora non conosciamo nei dettagli e di cui attendiamo di esaminare con serenita’ i contenuti. Ma dalle anticipazioni di stampa capiamo che si tratta di un inasprimento dell’obbligo di cessione del 40% delle capacita’ trasmissiva dei multiplex digitali, obbligo gia’ di per se’ dirigista introdotto dalla legge 66 del 2001 e a cui Mediaset si e’ tuttavia gia’ attenuta nella gestione del suo primo multiplex. Ora non solo ovviamente questo obbligo permane, ma la decisione di assegnare lo spazio a editori terzi, e a quali editori, viene sottratta alle emittenti e assegnata alla scelta di una commissione di esperti. E’ evidente che si tratta di una misura che interferisce con la liberta’ imprenditoriale delle aziende. Sara’ quindi fondamentale capire – conclude la nota di Mediaset – se i criteri applicativi saranno davvero ispirati a una cultura pluralista o dettati da altro genere di interessi che potrebbero rasentare forme di esproprio”.

Guarda anche:

spesa_TaWiPoP

Un terzo degli italiani taglia la spesa per il cibo

Secondo i dati Istat l'anno scorso i consumi sono stati abbastanza stabili, ma si sono viste grandi differenze di spesa fra Nord e Sud Nel 2024 la spesa delle famiglie italiane per i consumi si è...
valigia_odinzero

Turismo, 41 miliardi di euro per l’e-commerce dei viaggi in Italia

Ecco i dati del nuovo rapporto dell’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano Dopo anni di crescita a doppia cifra, il mercato turistico italiano mostra nel 2025 un andamento più...

Viaggi d’affari: l’Italia brilla sulla scena mondiale con una crescita record

L'Italia si conferma una potenza nel business travel, piazzandosi nella top 10 globale per spesa e registrando una crescita superiore alla media mondiale e ai principali partner europei. Nel...